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Notizia

Dec 05, 2023

Non c’è abbastanza plastica riciclata perché le aziende possano rispettare gli impegni assunti. E adesso?

Il solo riciclaggio e utilizzo di contenuto riciclato non risolverà la crisi dei rifiuti. Dobbiamo progettare l'idea di eliminare i rifiuti dal sistema.

Di Tom Szaky

6 gennaio 2023

Bottiglia di plastica vuota e tessuti vari realizzati in tessuto sintetico in fibra di poliestere riciclato. Immagine tramite Shutterstock/Natali Ximich

Molte aziende si sono impegnate ad aumentare drasticamente l’uso di contenuto riciclato post-consumo (PCR) nei loro imballaggi o prodotti. Prendiamo Nestlé, che si è impegnata a raggiungere il 30% di PCR negli imballaggi entro il 2025, o L'Oréal, che si è impegnata al 50%. Ci sono anche leggi in vigore che richiedono alle aziende di incorporare più PCR, come l’Assemblea Bill 793 in California.

Ma c’è un elefante nella stanza: non c’è abbastanza plastica riciclata perché le aziende possano soddisfare tali mandati o i loro impegni pubblici (per non parlare delle loro ambizioni private).

E non ci stiamo muovendo nella giusta direzione. L’uso della plastica vergine rispetto a quella PCR negli imballaggi è effettivamente aumentato (del 2,5%) tra il 2020 e il 2021.

Perché non c’è abbastanza contenuto riciclato per soddisfare le esigenze delle aziende?

Una maglietta realizzata con bottiglie di plastica riciclate. Per gentile concessione di TerraCycle

Il modo migliore per affrontare il problema è progettare partendo da una “mentalità dello spreco”. La progettazione basata su materiale già disponibile nel flusso dei rifiuti, non solo sui contenitori per bevande di provenienza comunale, può essere eseguita attraverso:

Progettazione a circuito chiuso: la soluzione migliore è progettare un imballaggio a ciclo chiuso (con la capacità di ritornare su se stesso al termine del suo ciclo di vita). Diamo un'occhiata a due esempi pratici.

Pennarelli Expo realizzati con penne riciclate da TerraCycle.

Progettazione partendo dai rifiuti (non a ciclo chiuso): questo concetto è simile al precedente, ma non implicherebbe la progettazione da bottiglia a bottiglia o da penna a penna. Invece, stai trasformando un tipo di rifiuto (non i contenitori per bevande di provenienza comunale) in un altro.

P&G ha collaborato con TerraCycle per creare flaconi di shampoo dalla plastica oceanica

Tutte le idee di cui sopra rappresentano solo una tappa del viaggio e non la risposta. Il solo riciclaggio e utilizzo di contenuto riciclato non risolverà la crisi dei rifiuti. Dobbiamo progettare l'idea di eliminare i rifiuti dal sistema.

È tempo di investire in nuovi modelli di business che consentano il passaggio dall'usa e getta al riutilizzabile. Si tratterà di un cambiamento grande quanto il passaggio dalle auto a benzina alle auto a benzina o dalle auto a benzina a quelle elettriche. Ma esistono già soluzioni per supportare le aziende nel passaggio agli imballaggi riutilizzabili. Alcuni hanno una portata regionale o sono settoriali specifici (programmi di tazze riutilizzabili nei ristoranti fast-service in Canada e Londra), altri sono intersettoriali e globali (come Loop, una divisione di TerraCycle), e ci sono anche varie iniziative di massa gestiti da rivenditori (Asda e Carrefour, per esempio).

Detto questo, la vera soluzione è fermare gli sprechi alla fonte. Dobbiamo tutti votare per un futuro migliore acquistando di meno.

Visualizza il thread di discussione.

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