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Nov 08, 2023

Cinzia Ruggeri: Cinzia dice...alla rassegna del Goldsmith's Center for Contemporary Art

Dimentica il centro di New York negli anni '70, Milano negli anni '80 era il posto più cool della storia. E Cinzia Ruggeri era probabilmente la persona più simpatica lì presente.

Ruggeri (1942-2019) ha fuso fusione, design e belle arti in un pasticcio surreale, divertente, pungente, sciocco e meraviglioso. Le sue sfilate – una delle quali è ricreata qui al piano di sopra – hanno abbandonato modelli umani per manichini e video con la colonna sonora dei Cure, con camicie larghe ricoperte di occhi e bocche, cravatte a zig e zag, maniche che si sbottonano fino alla spalla. Le sue scarpe, impilate lungo le scale, sono sculture indossabili ricoperte di capelli e fiori. I suoi mobili sono umanoidi, i suoi occhiali da sole sono totalmente opachi, i suoi stivali hanno la forma dell'Italia, con borse abbinate a forma di Sicilia e Sardegna.

Tutta la mostra è un diario di una vita vissuta senza confini, dove l'arte si scontra con il design e si scontra con la moda, perché no. Perché non essere un artista, un designer, un sarto e uno scultore. Ruggeri esisteva all'intersezione tra il comico surreale Fluxus e l'elegante tendenza milanese, un mondo di fumo di sigaretta, fumo, musica, vestiti e feste. Non sono convinto che qui ci sia qualcosa di grande arte, ma è molto divertente.

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